Lo screening ed il trattamento delle infezioni dento/parodontali in pazienti che devono essere sottoposti a interventi chirurgici cardio-toracici o ad altre procedure cardiovascolari (CV) invasive rappresentano un problema controverso nel rapporto tra la gestione della salute orale e le patologie CV.
Le linee guida della European Society of Cardiology (ESC) raccomandano che “le potenziali fonti di sepsi dentale vengano eliminate almeno due settimane prima dell’impianto di una protesi valvolare o di altro materiale estraneo intracardiaco o intravascolare, a meno che tali procedure siano urgenti”.
Analogamente, l’American Heart Association (AHA) raccomanda “un’attenta valutazione dentale pre- operatoria, in modo che eventuali trattamenti dentali possano essere completati, quando possibile, prima della chirurgia cardiaca valvolare o di riparazioni di difetti cardiaci congeniti”.
Queste misure preventive dovrebbero ”diminuire l’incidenza dell’endocardite infettiva protesica secondaria, causata dagli streptococchi del gruppo viridans.”