GIOVANNI CAVALLI

Laureato in medicina e chirurgia nel 1985, esercita la libera professione a Brescia.

Socio attivo della Accademia Italiana di Conservativa dal 1989 di cui è stato membro della Commissione Culturale. 

Dal 1991 socio attivo Società Italiana di Endodonzia (SIE), è stato Vicepresidente della Società per il triennio 2013-2015, membro della Commissione Accettazione Soci Attivi dal 1996 al 2001 e dal 2007 al 2012 e segretario culturale della Sezione Lombarda dal 2000 al 2002.

Dal 2017 relatore presso l’Università San Raffaele di Milano per la cattedra di Protesi del prof. Gastaldi.

Ha rapporti di collaborazione dal 2016 nei corsi di endodonzia dell’Università di Addis Abeba e Makallè (Etiopia) e dal 2023 nei corsi di protesi dell’Università di Eluru (India).

2021-23 relatore nel Master annuale Master in “Endodonzia Clinica e Microchirurgica” presso l’Università di Brescia.

Dal 2022 è professore a contratto di conservativa all’Università degli Studi di Parma.

Relatore sulla piattaforma internazionale OHI-S e Digitodontics.

Dal 2016 al 2021 referee di International Endodontic Journal. 

Relatore in innumerevoli corsi, conferenze, seminari, webinar in Italia e all’estero. 

Ha pubblicato numerosi articoli riguardanti argomenti di endodonzia, conservativa e protesi su riviste nazionali ed internazionali.

Autore di capitoli di libri, tra cui quello dell’Accademia Italiana di Conservativa “Odontoiatria Restaurativa”, Elsevier Masson, 2009, “Odontoiatria resturativa estetica” dell’Accademia Italiana di Conservativa, Quintessence publishing, 2021 e coautore del libro “Adhesive restorations of root filled teeth”, F. Mannocci, G. Cavalli, M. Gagliani, Quintessence International, 2007.

“1994-2024: 30 Anni di restauri post-endo basati sull'adesione. Cosa abbiamo capito?”

Sono trascorsi 30 anni da quando cementai il mio ultimo perno moncone fuso.

I concetti legati alla ricerca di materiali con elasticità simile a smalto e dentina hanno regolato questi anni e sono ancora oggi la linea guida di questo approccio che ha superato con balzo deciso il vecchio approccio con perni rigidi fusi o prefabbricati.

Da allora ho realizzato numerosissimi casi clinici, accompagnati da studi e ricerche.

Sono cambiate via via alcune cose: i materiali estetici da ricostruzione e quelli protesici, gli adesivi, i cementi e, soprattutto, abbiamo accumulato enorme esperienza pratica clinica realmente multicentrica grazie al confronto avvenuto sia all’interno della Società Italiana di Endodonzia (SIE) che dell’Accademia Italiana di Conservativa (AIC).

Questo tipo di approccio, basato su cognizioni meccaniche-architettoniche, ha permesso di preservare denti molto compromessi per decine di anni, dando infiniti vantaggi ai pazienti stessi

La maggiore criticità è probabilmente stata quella dei materiale estetici per le preparazioni parziali, soprattutto nei settori posteriori, che hanno dato luogo ad alcuni tipi di problematicità. Tuttavia nuovi materiali sono disponibili oggi, rendendo questo tipo di restauro sempre più duraturo.