MAURIZIO BOSSÙ

Perfezionato in odontoiatria pediatrica
Specialista in chirurgia odontostomatologica
PhD in malattie odontostomatologiche
Assegnista di ricerca
Svolge la sua attività nel campo dell’endodonzia, della conservativa, della prevenzione con particolare interesse all’età pediatrica e ai bambini con fragilità.

“L’importanza di un corretto approccio nella gestione dei casi “complessi” in età evolutiva”

La paura dei dentisti e dei loro strumenti accomuna un po’ tutti, grandi e piccoli, ma in particolar modo i bambini. Numerose ricerche dimostrano che nella fase dell’infanzia oltre il 50% dei bambini risultano ansiosi al momento della visita odontoiatrica. Questo comporta molteplici problemi, primo fra tutti la difficoltà di effettuare le cure necessarie e genera inoltre un effetto negativo nel lungo periodo, in quanto i bambini curati contro la loro volontà oggi, avranno probabilmente una avversione verso i medici e le loro terapie in futuro. 

Per offrire una soluzione a questo problema bisogna mettere in campo diverse strategie che ci permettono di far vivere al bambino la visita dall’odontoiatra come un’esperienza positiva:

  1. Comunicazione ed educazione: una comunicazione efficace è fondamentale per comprendere le esigenze del paziente ed educarlo all’igiene orale. Utilizzare un linguaggio chiaro e semplice, ausili visivi e metodi di comunicazione alternativi (come foto, video o linguaggio dei segni) per facilitare la comprensione. Coinvolgere i caregiver o i familiari nel processo educativo per garantire la continuità delle cure.

  2. Apparecchiature odontoiatriche adattate: utilizzare apparecchiature odontoiatriche adattate per accogliere pazienti in età evolutiva 

  3. Tecniche di gestione del comportamento: Impiegare tecniche di gestione del comportamento appropriate per creare un’esperienza dentale positiva e tranquilla. Ciò può comportare strategie di desensibilizzazione, tecniche di distrazione, utilizzo di rinforzi positivi.

  4. Approccio collaborativo: collaborazione con i caregiver del paziente.

E’ fondamentale ricordare che ogni paziente è unico e le sue esigenze possono variare in base alla sua personalità e capacità collaborativa.